Un mare di balene colorate cerca casa!
Un mare di balene colorate cerca casa! Tutte le balene oggetto dell’installazione sono disponibili e prenotabili a fronte di un’offerta per sostenere la riqualificazione a…
Un piccolo gruppo di amici e amiche, sensibili al sempre più frequente problema dell’ospedalizzazione di bambini in tenera età, ha pensato di unirsi e realizzare il “Progetto per gli ospedali e l’infanzia – Progetto Pinocchio” e già da diversi anni opera in questo settore in modo totalmente gratuito.
Oggi le istituzioni ospedaliere prendono sempre più coscienza che la struttura dove si praticano le cure è ben più che un semplice insieme di camere e sale operatorie, evidenziando la necessità di rendere gradevole il luogo di degenza e terapia, dando ai pazienti e ai frequentatori la sensazione di benessere, calma, serenità e in questo caso il colore gioca un ruolo importante. Ancor più quando si tratta di ospedali pediatrici.
Il “Progetto Pinocchio” ha individuato in questo panorama l’esigenza di prevedere degli allestimenti grafici allegri e giocosi per le sale dove si svolgono esami diagnostici, della degenza e dell’attesa.
Un mare di balene colorate cerca casa! Tutte le balene oggetto dell’installazione sono disponibili e prenotabili a fronte di un’offerta per sostenere la riqualificazione a…
Giovedì 18 maggio è stata organizzata una visita all’ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino per presentare ad amici e amiche quanto abbiamo realizzato negli anni…
La Dottoressa Giraffa aiuterà a gestire il periodo di emergenza causato dal COVID che il reparto di radiologia sta vivendo, sostituendo l’attuale macchinario radiologico portatile ormai obsoleto.
“L’appello per l’acquisto di un macchinario radiodiagnostico a misura di bambino in questo difficile periodo causato dal COVID ci ha trovati subito pronti”, ha dichiarato Andrea Jacopo Fava, animatore del Progetto per gli Ospedali & l’Infanzia. “Ogni anno ci impegniamo a promuovere un progetto sul territorio italiano rivolto ai bambini, con l’obiettivo di migliorarne la qualità di vita all’interno dei contesti ospedalieri negli ambiti dell’istruzione, delle cure mediche e degli esami diagnostici. La maggior parte degli interventi di riqualificazione che facciamo grazie al sostegno dei nostri sponsor non vengono divulgati; non è un progetto celebrativo ed ognuno di noi dovrebbe dare il proprio contributo, in qualsivoglia misura sia, con un libro, un dialogo o una carezza. Per i bambini e gli adulti, i medici e gli operatori sanitari ed a volte ed in qualche modo anche per noi stessi”.
La nuova apparecchiatura consentirà una migliore definizione delle immagini radiologiche e garantirà una netta riduzione della dose di raggi erogata ai bambini; la vestizione amichevole del macchinario consentirà inoltre di ridurre le paure di questi ultimi nei confronti di macchinari talvolta “spaventosi” ai loro occhi. La Dottoressa Giraffa sostituirà macchinari obsoleti, e permetterà di migliorare anche l’approccio radiologico ai piccoli Pazienti ricoverati nei reparti COVID.
Nasce “ASTROSPAZIO RADIOLOGICO”: L’ impegno del Progetto per gli ospedali & l’Infanzia al fianco di DiaSorin a sostegno dei piccoli pazienti dell’ ospedale Regina Margherita di Torino
Come ogni anno il progetto per gli Ospedali & l’Infanzia, meglio conosciuto come Progetto Pinocchio, si impegna per il Regina Margherita.
Un regalo a tutti i bambini oggetto delle amorevoli attenzioni e cure dell’ ospedale pediatrico di Torino.
“Non c’è nulla di più potente di un sorriso ed una distrazione in un momento così difficile, come un esame clinico per un bimbo”. Così interviene Andrea Jacopo Fava Presidente dell’Associazione, che, insieme all’Architetto Anna Quaglino ed a diversi amici, ogni anno si impegna in questo importante progetto. “Quest’anno abbiamo voluto fare un esperimento, coinvolgendo alcuni bambini e chiedendo loro cosa immaginassero e come vorrebbero vederla trasformata!”
Il risultato è un “ASTROSPAZIO” Abbiamo quindi assecondato il desiderio e realizzato un progetto “visto con gli occhi di un bambino”.
L’iniziativa, promossa da “Progetto per gli Ospedali & l’Infanzia”, anche noto come “Progetto Pinocchio”, ha visto scendere in campo a fianco del Gaslini, The Walt Disney Company Italia che ha accettato con entusiasmo di mettere i propri creativi DisneylPixar a disposizione per studiare appositamente un ambiente positivo e accattivante per la sala RM 1.5, dove vengono eseguiti gli esami di Risonanza Magnetica dell’Ospedale pediatrico genovese.
L’iniziativa, promossa da “Progetto per gli Ospedali & l’Infanzia”, anche noto come “Progetto Pinocchio”, ha visto scendere in campo a fianco del Gaslini, The Walt Disney Company Italia che ha accettato con entusiasmo di mettere i propri creativi DisneylPixar a disposizione per studiare appositamente un ambiente positivo e accattivante per la sala RM 1.5, dove vengono eseguiti gli esami di Risonanza Magnetica dell’Ospedale pediatrico genovese. Grazie a un lungo e minuzioso lavoro di studio, creazione e realizzazione grafica che ha visto i creativi DisneylPixar lavorare appassionatamente fianco a fianco con gli esperti del reparto di radiologia, la sala ha cambiato il proprio volto e la propria atmosfera, trasformandosi in un mondo accogliente e coloratissimo: quello di Toy Story, ossia dei giocattoli. Lo sforzo creativo DisneylPixar è però andato ben oltre l’idea iniziale, è stato infatti ideato uno story-telling, ossia una storia: si chiama “Caccia all’Alieno” ed è una sfida interattiva che sarà proposta come un gioco ai circa 8.000 pazienti che annualmente si sottopongono all’esame diagnostico.Saranno loro a individuare i nove alieni presenti nella sala di risonanza, e il gioco si concluderà con una simpatica sorpresa finale in regalo. Anche la sala d’attesa, dove bambini e i loro cari attendono il momento dell’esame sarà allietata da un quadro a tema Toy Story appositamente realizzato per creare un’atmosfera positiva.
DiaSorin Spa ha finanziato l’intervento, provvedendo all’acquisto delle speciali pellicole adesive e alla stampa.
“Accogliamo con gioia questo dono offerto da “Progetto per gli Ospedali & l’Infanzia”, The Walt Disney Company Italia e DiaSorin, che va esattamente nella direzione che caratterizza il nostro Istituto fin dalle sue origini e cioè che ogni bambino affidato alle nostre cure, si senta il più possibile come a casa, nella normalità e, con questa iniziativa, si senta come un piccolo eroe coraggioso”, ha spiegato durante la presentazione il Presidente del Gaslini, Pietro Pongiglione.
Fin dal 12 febbraio, in preparazione dello speciale “taglio del nastro” della sala RM 1.5, i famosissimi Buzz e Woody sono venuti personalmente in visita ai bambini del Gaslini, che hanno incontrato, uno per uno, facendosi fotografare e ricreando un clima di magia Disney. La positività si è presto diffusa in tutti i reparti dell’ospedale pediatrico coinvolgendo dottori e personale specializzato in un simpaticissimo flashmob danzante che ha visto anche il corpo di volontari disneyano – i Disney VoluntEARs – ballare per la gioia dei bambini insieme ai loro amati Buzz e Woody sulle note di “You Have a Friend in Me”, la celebre canzone a suo tempo interpretata nella versione italiana “Tu Hai un Amico in Me” dall’indimenticabile Fabrizio Frizzi in Toy Story.
“Insieme, creiamo momenti che contano” è il cuore della nostra filosofia di responsabilità sociale di impresa – ha dichiarato Daniel Frigo, amministratore delegato di The Walt Disney Company Italia. In tutto il mondo, infatti, Disney concentra i propri sforzi di CSR verso i bambini e gli adolescenti che affrontano importanti malattie insieme ai loro cari. L’obiettivo è quello di ispirare positività, creare momenti che fanno la differenza, e generare una carica positiva grazie al potere ricreativo del marchio Disney, delle nostre storie e dei nostri personaggi. In quest’ottica, il ri-immaginare spazi in ospedali pediatrici e la creazione di esperienze Disney, come la visita di Buzz e Woody ai bambini ospedalizzati, significa per noi mettere in gioco la valenza creativa dei nostri personaggi per promuovere un “momento trasformativo”, capace di suscitare la resilienza emotiva nei pazienti. Tale cambiamento di prospettiva emozionale rappresenta il nostro contributo che va ad aggiungersi all’ottimo lavoro e alla dedizione dei professionisti che contraddistinguono un ospedale di eccellenza come il Gaslini”.
“Come Progetto per gli Ospedali & l’Infanzia il nostro impegno si orienta nel rendere gli ambienti ospedalieri sempre più a misura di bambino, quella infatti che sta rivestendo le pareti della Sala RM 1.5. TESLA all’ Istituto Gaslini vuole essere molto più di una pellicola adesiva. È un filtro tra un’apparecchiatura complessa e le angosce che suscita, la dimostrazione che la speranza può fiorire ovunque: anche all’interno di un ospedale” ha spiegatoAndrea Jacopo Fava Presidente “Progetto per gli Ospedali & l’Infanzia”, anche noto come “Progetto Pinocchio”.
“Il nostro gruppo opera in un segmento molto complesso della diagnosi clinica ed infettiva. Spesso l’esito di esami e test effettuati con le nostre tecnologie se da un lato permette ai clinici di identificare velocemente la patologia e il migliore trattamento per la sua cura, dall’altro irrompe in modo cruento nell’equilibrio psicologico ed affettivo dei pazienti e dei loro familiari” sottolinea Carlo Rosa, CEO del Gruppo DiaSorin e sostenitore del progetto. “Abbiamo quindi aderito al Progetto Pinocchio non solo per il rispetto che dobbiamo ai pazienti che si trovano a dover fronteggiare una malattia, ma anche per esprimere concretamente il nostro contributo alla crescita del nostro Paese anche sotto il profilo della qualità delle strutture di cura”
Una mongolfiera per volare almeno con la mente lontano dall’ospedale e farsi passare la paura. Accade nella nuova Sala radiodiagnostica dell’ospedale infantile Regina Margherita, completamente ridecorata dal Rotaract Cub Torino e dal Progetto Pinocchio guidato da Andrea Jacopo Fava, che già si era dedicato al restauro del laboratorio tac. Grazie all’applicazione di pellicole speciali sulle pareti e sull’apparecchio diagnostico stesso studiate dall’architetto Anna Lumello Quaglino, la Sala azzurra è stata trasformata in un ambiente accogliente: una mongolfiera da cui poter osservare il cielo circostante.
La finalità principale del restauro: rendere meno traumatico non solo l’approccio, ma anche il trattamento dei piccoli pazienti che dovranno essere sottoposti all’esame diagnostico. Una volta entrati all’ interno della Sala, i bambini saranno accolti in un ambiente colorato ed attratti dai particolari delle decorazioni inserite sulle pareti e sul soffitto. Si tratta di un progetto integrato in cui l’approccio agli esami diagnostici viene valorizzato per migliorare, per quanto possibile, il contesto di cura e di degenza che i piccoli pazienti devono affrontare. Gianpaolo Di Rosa, responsabile del reparto di radiologia, dichiara: «Il modello aiuta gli operatori nel processo di persuasione e di comunicazione sia con il piccolo paziente, sia con i genitori riducendo in entrambi “l’ansia” dell’esame diagnostico, da cui parte molte volte il processo di ospedalizzazione».
L’obiettivo del restyling della sala d’attesa è rendere meno traumatico l’approccio e il trattamento dei piccoli pazienti dell’ospedale Infantile di Torino.
Il miglioramento della Sanità, in questo caso quella torinese, passa anche attraverso piccoli interventi: piccoli ma concreti, in grado di rendere più confortevoli i luoghi di cura. A maggior ragione, se si tratta di quelli deputati alla saluta dei più piccoli. In quest’ottica acquista un particolare significato la nascita di “Nuvoletta”, la nuova Sala di aspetto del servizio otorinolaringoiatria dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino.
Al Cto di Torino nasce la nuova palestra di riabilitazione e fisioterapia di Chirurgia Oncologica Ortopedica: un intervento che può portare un significativo progresso nella umanizzazione delle cure e un miglioramento della qualità della vita dei pazienti più fragili, al tempo stesso un modello riabilitativo e una buona pratica per il futuro della Sanità piemontese.
Sono i due obiettivi sui quali si basa il progetto della nuova palestra di riabilitazione e fisioterapia realizzata e da poco in funzione all’interno di un reparto ad alta intensità chirurgica dell’ospedale Cto della Città della Salute di Torino.
Al Cto di Torino nasce la nuova palestra di riabilitazione e fisioterapia di Chirurgia Oncologica Ortopedica: un intervento che può portare un significativo progresso nella umanizzazione delle cure e un miglioramento della qualità della vita dei pazienti più fragili, al tempo stesso un modello riabilitativo e una buona pratica per il futuro della Sanità piemontese.
Sono i due obiettivi sui quali si basa il progetto della nuova palestra di riabilitazione e fisioterapia realizzata e da poco in funzione all’interno di un reparto ad alta intensità chirurgica dell’ospedale Cto della Città della Salute di Torino. Nata dalla sinergia tra il Progetto Pinocchio presieduto da Andrea Jacopo Fava, che ha dato il sostegno economico, e la Fondazione per la Ricerca sui Tumori dell’Apparato Muscoloscheletrico e Rari Onlus, la palestra è stata inaugurata all’undicesimo piano dell’ospedale torinese, presso la Chirurgia Oncologica Ortopedica, diretta dal dottor Raimondo Piana. Si tratta di un progetto integrato, dove la riabilitazione è completamente inserita nel progetto di cura e inizia nelle prime fasi post intervento con spazi dedicati, direttamente nel reparto di degenza. La novità sta nell’attenzione ai particolari nell’ambito della fragilità del paziente oncologico ortopedico e nell’integrazione delle risorse mediche e sanitarie. La logistica assume un ruolo determinante e la cura dei particolari, dalle strumentazioni alle decorazioni, sono pensati per un ambiente confortevole e accogliente. Primo progetto pilota all’interno della Città della Salute di Torino, vede nel Dipartimento di Ortopedia Traumatologia e Riabilitazione la sede ideale per tale sperimentazione clinica assistenziale.Il reparto di Chirurgia Oncologia Ortopedica, riferimento per il trattamento dei sarcomi muscolo-scheletrici con valenza regionale e con attrattività sovranazionale, è stato identificato non solo per la sinergia con le Fondazioni coinvolte, ma soprattutto per la tipologia dei malati, che necessitano di un modello di assistenza innovativo e integrato. Il progetto, voluto da Gian Paolo Zanetta (Commissario della Città della Salute di Torino), pone le basi per un modello di assistenza evoluto, utile a supportare il progetto del Parco della Salute.
Predisposto un ambiente rassicurante per attenuare l’apprensione dei bambini ricoverati che vengono sottoposti all’esame diagnostico“
Una pellicola adesiva alle pareti circostanti ricrea il bosco e un grande fungo colorato al centro della sala, il protagonista principale insieme al piccolo paziente, sarà il macchinario tac. L’ambiente ospedaliero all’interno del Regina Margherita sta diventando sempre più a misura di bambino..
E proprio la sala del Regina Margherita che ospita il macchinario ha subito la trasformazione per dare la sensazione ai bambini sottoposti all’esame di essere in un vero e proprio bosco con la sua atmosfera rassicurante. Un bosco simile a quello della fiaba di Biancaneve per smorzare il carico di ansie, timori e paure che chiunque di noi avrebbe durante un esame diagnostico di questo tipo. Il fungo-tac sarà pronto in settimana.
Tablet e tecnologia per aiutare i bambini piemontesi a studiare durante un lungo ricovero in ospedale. É questo il cuore del progetto, sostenuto anche da DiaSorin, multinazionale italiana della diagnostica in vitro. Un’iniziativa che porta il nome del personaggio partorito dalla fantasia dello scrittore Carlo Collodi: Pinocchio. «La distanza dalla famiglia e dagli amici, la difficoltà della terapia in un nuovo ambiente, fanno sentire spesso i giovani pazienti soli e confusi — spiegano dall’azienda — Queste sensazioni diventano un grande ostacolo al proseguimento degli studi e di una vita normale ». Proprio come Pinocchio, il bambino in ospedale si trova immerso in una nuova esperienza e in un mondo poco conosciuto. Così rischia di perdere motivazione e voglia di studiare. Adesso, attraverso i tablet, gli studenti ricoverati avranno la possibilità di restare più in contatto con la vita di sempre.
DiaSorin si prende cura delle persone anche fuori dai suoi laboratori.
Coltivare la passione per la scienza significa coltivare la passione per la vita. Tale vocazione, che da sempre guida lo sviluppo del Gruppo, porta DiaSorin ad investire sempre di più nella formazione dei propri dipendenti, nel rafforzamento delle collaborazioni scientifiche e nella valorizzazione delle conoscenze, elementi fondamentali per potare innovazione nel business.
Il lavoro quotidiano di DiaSorin é una sfida costante, tesa al miglioramento del benessere della persona, in ogni suo aspetto e sfaccettatura. La vocazione per la scienza, l’attenzione rivolta alla formazione e alla crescita dei suoi talenti e l’impatto positivo sull’ambiente sono capisaldi attorno ai quali DiaSorin getta le basi per un business sostenibile e duraturo.
Per richiedere la cartella stampa
scrivere al seguente indirizzo
stampa@progettoinfanziaospedali.it
Un piccolo gruppo di amici e amiche, sensibili al sempre più frequente problema dell’ospedalizzazione di bambini in tenera età, ha pensato di unirsi e realizzare il “Progetto per gli ospedali e l’infanzia – Progetto Pinocchio” e già da diversi anni opera in questo settore in modo totalmente gratuito.
Oggi le istituzioni ospedaliere prendono sempre più coscienza che la struttura dove si praticano le cure è ben più che un semplice insieme di camere e sale operatorie, evidenziando la necessità di rendere gradevole il luogo di degenza e terapia, dando ai pazienti e ai frequentatori la sensazione di benessere, calma, serenità e in questo caso il colore gioca un ruolo importante. Ancor più quando si tratta di ospedali pediatrici.
Il “Progetto Pinocchio” ha individuato in questo panorama l’esigenza di prevedere degli allestimenti grafici allegri e giocosi per le sale dove si svolgono esami diagnostici, della degenza e dell’attesa.
Un mare di balene colorate cerca casa! Tutte le balene oggetto dell’installazione sono disponibili e prenotabili a fronte di un’offerta per sostenere la riqualificazione a…
Giovedì 18 maggio è stata organizzata una visita all’ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino per presentare ad amici e amiche quanto abbiamo realizzato negli anni…
DiaSorin e Progetto per gli Ospedali & l’Infanzia hanno donato all’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino un innovativo strumento per la riabilitazione, realizzato da Khymeia, che permetterà un importante avanzamento tecnologico delle terapie riabilitative dei piccoli pazienti che hanno subito interventi di chirurgia ortopedica complessa. Il dispositivo medicale, VRRS Evo, è il più avanzato, completo e clinicamente testato sistema di realtà virtuale per la riabilitazione e tele-riabilitazione al mondo ed il secondo ad essere installato all’interno di una struttura ospedaliera pubblica in Italia. Il macchinario, donato al reparto di Ortopedia e riabilitazione dell’ospedale (diretto dal dottor Alessandro Aprato), è stato inserito in uno spazio riabilitativo completamente rinnovato e riallestito con ambientazioni giocose e divertenti, per accogliere i piccoli pazienti in un ambiente a misura di bambino.
Il valore aggiunto dello strumento di Khymeia è dato dalla possibilità di umanizzare il percorso riabilitativo dei bambini, inserendo l’esercizio terapeutico nell’ambito di un contesto ludico ed all’interno di un’ambientazione estremamente stimolante per i bambini stessi.
Con questa donazione continua l’impegno del Progetto per gli Ospedali &l’Infanzia, conosciuto come Progetto Pinocchio, che DiaSorin sostiene dal 2014 con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita in ospedale dei piccoli degenti, negli ambiti fondamentali della loro quotidianità: istruzione, cure mediche, esami diagnostici.
DiaSorin e Progetto per gli Ospedali & l’Infanzia hanno donato all’Istituto Gaslini di Genova il “Doctor Topo LINO”, un autorefrattometro portatile personalizzato con l’aspetto di un simpatico topolino per rendere l’esperienza diagnostica più a misura di bambino.
Continua così l’impegno del Progetto per gli Ospedali & l’Infanzia, conosciuto come Progetto Pinocchio, che ha coinvolto nuovamente DiaSorin nel suo quarto progetto di umanizzazione degli ambienti ospedalieri pediatrici in Italia.
“Grazie per questo strumento utile per il calcolo della lente intraoculare da impiantare negli interventi di cataratta e per la valutazione dei difetti refrattivi dei piccoli pazienti . Uno strumento che facilita il lavoro per i nostri medici e migliora il risultato per i nostri bambini. L’aspetto amichevole di Doctor Topo LINO contribuirà a creare un ambiente diagnostico più familiare e a misura di bambino, e si inserisce perfettamente nel nostro percorso di umanizzazione delle cure, rendendo l’esperienza di cura dei piccoli pazienti sempre più serena” ha dichiarato il dottor Edoardo Garrone, Presidente dell’Istituto Giannina Gaslini.
Andrea Jacopo Fava, Presidente dell’Associazione impegnata da anni sul fronte dell’umanizzazione degli ambienti ospedalieri a misura di bambino commenta: “Come ogni anno dedichiamo il nostro impegno ai più piccoli e quest’anno abbiamo deciso di rispondere all’esigenza dell’Istituto Gaslini di un’apparecchiatura speciale che può contribuire a dare «luce» agli occhi di un bambino. Sono orgoglioso di aver dedicato il mio impegno a questo importante progetto, con la speranza e la certezza che possa essere utile in futuro per tutti i bambini oggetto delle amorevoli cure dell’Istituto.”
L’esigenza di un nuovo macchinario a servizio dei più piccoli è stata evidenziata dal dottor Gianpaolo Di Rosa, Direttore della Radiologia dell’Ospedale Regina Margherita, a Progetto per gli Ospedali & l’Infanzia, anche conosciuto come Progetto Pinocchio, che ha coinvolto nuovamente DiaSorin nel suo terzo progetto di umanizzazione degli ambienti ospedalieri pediatrici in Italia.
La Dottoressa Giraffa aiuterà a gestire il periodo di emergenza causato dal COVID che il reparto di radiologia sta vivendo, sostituendo l’attuale macchinario radiologico portatile ormai obsoleto.
“L’appello per l’acquisto di un macchinario radiodiagnostico a misura di bambino in questo difficile periodo causato dal COVID ci ha trovati subito pronti”, ha dichiarato Andrea Jacopo Fava, animatore del Progetto per gli Ospedali & l’Infanzia. “Ogni anno ci impegniamo a promuovere un progetto sul territorio italiano rivolto ai bambini, con l’obiettivo di migliorarne la qualità di vita all’interno dei contesti ospedalieri negli ambiti dell’istruzione, delle cure mediche e degli esami diagnostici. La maggior parte degli interventi di riqualificazione che facciamo grazie al sostegno dei nostri sponsor non vengono divulgati; non è un progetto celebrativo ed ognuno di noi dovrebbe dare il proprio contributo, in qualsivoglia misura sia, con un libro, un dialogo o una carezza. Per i bambini e gli adulti, i medici e gli operatori sanitari ed a volte ed in qualche modo anche per noi stessi”.
La nuova apparecchiatura consentirà una migliore definizione delle immagini radiologiche e garantirà una netta riduzione della dose di raggi erogata ai bambini; la vestizione amichevole del macchinario consentirà inoltre di ridurre le paure di questi ultimi nei confronti di macchinari talvolta “spaventosi” ai loro occhi. La Dottoressa Giraffa sostituirà macchinari obsoleti, e permetterà di migliorare anche l’approccio radiologico ai piccoli Pazienti ricoverati nei reparti COVID.
Nasce “ASTROSPAZIO RADIOLOGICO”: L’ impegno del Progetto per gli ospedali & l’Infanzia al fianco di DiaSorin a sostegno dei piccoli pazienti dell’ ospedale Regina Margherita di Torino.
Come ogni anno il progetto per gli Ospedali & l’Infanzia, meglio conosciuto come Progetto Pinocchio, si impegna per il Regina Margherita.
Un regalo a tutti i bambini oggetto delle amorevoli attenzioni e cure dell’ ospedale pediatrico di Torino.
“Non c’è nulla di più potente di un sorriso ed una distrazione in un momento così difficile, come un esame clinico per un bimbo”. Così interviene Andrea Jacopo Fava Presidente dell’Associazione, che, insieme all’Architetto Anna Quaglino ed a diversi amici, ogni anno si impegna in questo importante progetto. “Quest’anno abbiamo voluto fare un esperimento, coinvolgendo alcuni bambini e chiedendo loro cosa immaginassero e come vorrebbero vederla trasformata!”
Il risultato è un “ASTROSPAZIO” Abbiamo quindi assecondato il desiderio e realizzato un progetto “visto con gli occhi di un bambino”.
Ri-immaginare gli ambienti diagnostici e di cura grazie ai personaggi DisneylPixar più amati dai piccoli pazienti: è l’idea alla base del progetto di restyling che ha trasformato la sala Risonanza Magnetica dell’Istituto Giannina Gaslini in un ambiente a misura di bambino.
L’iniziativa, promossa da “Progetto per gli Ospedali & l’Infanzia”, anche noto come “Progetto Pinocchio”, ha visto scendere in campo a fianco del Gaslini, The Walt Disney Company Italia che ha accettato con entusiasmo di mettere i propri creativi DisneylPixar a disposizione per studiare appositamente un ambiente positivo e accattivante per la sala RM 1.5, dove vengono eseguiti gli esami di Risonanza Magnetica dell’Ospedale pediatrico genovese.
L’iniziativa, promossa da “Progetto per gli Ospedali & l’Infanzia”, anche noto come “Progetto Pinocchio”, ha visto scendere in campo a fianco del Gaslini, The Walt Disney Company Italia che ha accettato con entusiasmo di mettere i propri creativi DisneylPixar a disposizione per studiare appositamente un ambiente positivo e accattivante per la sala RM 1.5, dove vengono eseguiti gli esami di Risonanza Magnetica dell’Ospedale pediatrico genovese. Grazie a un lungo e minuzioso lavoro di studio, creazione e realizzazione grafica che ha visto i creativi DisneylPixar lavorare appassionatamente fianco a fianco con gli esperti del reparto di radiologia, la sala ha cambiato il proprio volto e la propria atmosfera, trasformandosi in un mondo accogliente e coloratissimo: quello di Toy Story, ossia dei giocattoli. Lo sforzo creativo DisneylPixar è però andato ben oltre l’idea iniziale, è stato infatti ideato uno story-telling, ossia una storia: si chiama “Caccia all’Alieno” ed è una sfida interattiva che sarà proposta come un gioco ai circa 8.000 pazienti che annualmente si sottopongono all’esame diagnostico.Saranno loro a individuare i nove alieni presenti nella sala di risonanza, e il gioco si concluderà con una simpatica sorpresa finale in regalo. Anche la sala d’attesa, dove bambini e i loro cari attendono il momento dell’esame sarà allietata da un quadro a tema Toy Story appositamente realizzato per creare un’atmosfera positiva.
DiaSorin Spa ha finanziato l’intervento, provvedendo all’acquisto delle speciali pellicole adesive e alla stampa.
“Accogliamo con gioia questo dono offerto da “Progetto per gli Ospedali & l’Infanzia”, The Walt Disney Company Italia e DiaSorin, che va esattamente nella direzione che caratterizza il nostro Istituto fin dalle sue origini e cioè che ogni bambino affidato alle nostre cure, si senta il più possibile come a casa, nella normalità e, con questa iniziativa, si senta come un piccolo eroe coraggioso”, ha spiegato durante la presentazione il Presidente del Gaslini, Pietro Pongiglione.
Fin dal 12 febbraio, in preparazione dello speciale “taglio del nastro” della sala RM 1.5, i famosissimi Buzz e Woody sono venuti personalmente in visita ai bambini del Gaslini, che hanno incontrato, uno per uno, facendosi fotografare e ricreando un clima di magia Disney. La positività si è presto diffusa in tutti i reparti dell’ospedale pediatrico coinvolgendo dottori e personale specializzato in un simpaticissimo flashmob danzante che ha visto anche il corpo di volontari disneyano – i Disney VoluntEARs – ballare per la gioia dei bambini insieme ai loro amati Buzz e Woody sulle note di “You Have a Friend in Me”, la celebre canzone a suo tempo interpretata nella versione italiana “Tu Hai un Amico in Me” dall’indimenticabile Fabrizio Frizzi in Toy Story.
“Insieme, creiamo momenti che contano” è il cuore della nostra filosofia di responsabilità sociale di impresa – ha dichiarato Daniel Frigo, amministratore delegato di The Walt Disney Company Italia. In tutto il mondo, infatti, Disney concentra i propri sforzi di CSR verso i bambini e gli adolescenti che affrontano importanti malattie insieme ai loro cari. L’obiettivo è quello di ispirare positività, creare momenti che fanno la differenza, e generare una carica positiva grazie al potere ricreativo del marchio Disney, delle nostre storie e dei nostri personaggi. In quest’ottica, il ri-immaginare spazi in ospedali pediatrici e la creazione di esperienze Disney, come la visita di Buzz e Woody ai bambini ospedalizzati, significa per noi mettere in gioco la valenza creativa dei nostri personaggi per promuovere un “momento trasformativo”, capace di suscitare la resilienza emotiva nei pazienti. Tale cambiamento di prospettiva emozionale rappresenta il nostro contributo che va ad aggiungersi all’ottimo lavoro e alla dedizione dei professionisti che contraddistinguono un ospedale di eccellenza come il Gaslini”.
“Come Progetto per gli Ospedali & l’Infanzia il nostro impegno si orienta nel rendere gli ambienti ospedalieri sempre più a misura di bambino, quella infatti che sta rivestendo le pareti della Sala RM 1.5. TESLA all’ Istituto Gaslini vuole essere molto più di una pellicola adesiva. È un filtro tra un’apparecchiatura complessa e le angosce che suscita, la dimostrazione che la speranza può fiorire ovunque: anche all’interno di un ospedale” ha spiegatoAndrea Jacopo Fava Presidente “Progetto per gli Ospedali & l’Infanzia”, anche noto come “Progetto Pinocchio”.
“Il nostro gruppo opera in un segmento molto complesso della diagnosi clinica ed infettiva. Spesso l’esito di esami e test effettuati con le nostre tecnologie se da un lato permette ai clinici di identificare velocemente la patologia e il migliore trattamento per la sua cura, dall’altro irrompe in modo cruento nell’equilibrio psicologico ed affettivo dei pazienti e dei loro familiari” sottolinea Carlo Rosa, CEO del Gruppo DiaSorin e sostenitore del progetto. “Abbiamo quindi aderito al Progetto Pinocchio non solo per il rispetto che dobbiamo ai pazienti che si trovano a dover fronteggiare una malattia, ma anche per esprimere concretamente il nostro contributo alla crescita del nostro Paese anche sotto il profilo della qualità delle strutture di cura”
Una mongolfiera per volare almeno con la mente lontano dall’ospedale e farsi passare la paura. Accade nella nuova Sala radiodiagnostica dell’ospedale infantile Regina Margherita, completamente ridecorata dal Rotaract Cub Torino e dal Progetto Pinocchio guidato da Andrea Jacopo Fava, che già si era dedicato al restauro del laboratorio tac. Grazie all’applicazione di pellicole speciali sulle pareti e sull’apparecchio diagnostico stesso studiate dall’architetto Anna Lumello Quaglino, la Sala azzurra è stata trasformata in un ambiente accogliente: una mongolfiera da cui poter osservare il cielo circostante.
La finalità principale del restauro: rendere meno traumatico non solo l’approccio, ma anche il trattamento dei piccoli pazienti che dovranno essere sottoposti all’esame diagnostico. Una volta entrati all’ interno della Sala, i bambini saranno accolti in un ambiente colorato ed attratti dai particolari delle decorazioni inserite sulle pareti e sul soffitto. Si tratta di un progetto integrato in cui l’approccio agli esami diagnostici viene valorizzato per migliorare, per quanto possibile, il contesto di cura e di degenza che i piccoli pazienti devono affrontare. Gianpaolo Di Rosa, responsabile del reparto di radiologia, dichiara: «Il modello aiuta gli operatori nel processo di persuasione e di comunicazione sia con il piccolo paziente, sia con i genitori riducendo in entrambi “l’ansia” dell’esame diagnostico, da cui parte molte volte il processo di ospedalizzazione».
L’obiettivo del restyling della sala d’attesa è rendere meno traumatico l’approccio e il trattamento dei piccoli pazienti dell’ospedale Infantile di Torino.
Il miglioramento della Sanità, in questo caso quella torinese, passa anche attraverso piccoli interventi: piccoli ma concreti, in grado di rendere più confortevoli i luoghi di cura. A maggior ragione, se si tratta di quelli deputati alla saluta dei più piccoli. In quest’ottica acquista un particolare significato la nascita di “Nuvoletta”, la nuova Sala di aspetto del servizio otorinolaringoiatria dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino.
“Pubblico e privato”
«Fare sistema tra il finanziamento di privati ed il sistema pubblico. “Nuvoletta” è un esempio virtuoso di questa sinergia. L’auspicio è che questa tipologia di interventi negli ambienti ospedalieri possa diventare modello di riferimento per sviluppare un concetto di degenza e cura che ponga l’attenzione anche al contesto in cui i pazienti, grandi e piccoli, si trovano a dover interagire». Così Andrea Jacopo Fava, presidente del Progetto Pinocchio che, insieme ad Anna Lumello Quaglino, ha seguito il fundraising e la progettazione di questa iniziativa. Ogni anno regalano un progetto di riqualificazione a misura di bambino per il Regina.
Al Cto di Torino nasce la nuova palestra di riabilitazione e fisioterapia di Chirurgia Oncologica Ortopedica: un intervento che può portare un significativo progresso nella umanizzazione delle cure e un miglioramento della qualità della vita dei pazienti più fragili, al tempo stesso un modello riabilitativo e una buona pratica per il futuro della Sanità piemontese.
Sono i due obiettivi sui quali si basa il progetto della nuova palestra di riabilitazione e fisioterapia realizzata e da poco in funzione all’interno di un reparto ad alta intensità chirurgica dell’ospedale Cto della Città della Salute di Torino.
Al Cto di Torino nasce la nuova palestra di riabilitazione e fisioterapia di Chirurgia Oncologica Ortopedica: un intervento che può portare un significativo progresso nella umanizzazione delle cure e un miglioramento della qualità della vita dei pazienti più fragili, al tempo stesso un modello riabilitativo e una buona pratica per il futuro della Sanità piemontese.
Sono i due obiettivi sui quali si basa il progetto della nuova palestra di riabilitazione e fisioterapia realizzata e da poco in funzione all’interno di un reparto ad alta intensità chirurgica dell’ospedale Cto della Città della Salute di Torino. Nata dalla sinergia tra il Progetto Pinocchio presieduto da Andrea Jacopo Fava, che ha dato il sostegno economico, e la Fondazione per la Ricerca sui Tumori dell’Apparato Muscoloscheletrico e Rari Onlus, la palestra è stata inaugurata all’undicesimo piano dell’ospedale torinese, presso la Chirurgia Oncologica Ortopedica, diretta dal dottor Raimondo Piana. Si tratta di un progetto integrato, dove la riabilitazione è completamente inserita nel progetto di cura e inizia nelle prime fasi post intervento con spazi dedicati, direttamente nel reparto di degenza. La novità sta nell’attenzione ai particolari nell’ambito della fragilità del paziente oncologico ortopedico e nell’integrazione delle risorse mediche e sanitarie. La logistica assume un ruolo determinante e la cura dei particolari, dalle strumentazioni alle decorazioni, sono pensati per un ambiente confortevole e accogliente. Primo progetto pilota all’interno della Città della Salute di Torino, vede nel Dipartimento di Ortopedia Traumatologia e Riabilitazione la sede ideale per tale sperimentazione clinica assistenziale.Il reparto di Chirurgia Oncologia Ortopedica, riferimento per il trattamento dei sarcomi muscolo-scheletrici con valenza regionale e con attrattività sovranazionale, è stato identificato non solo per la sinergia con le Fondazioni coinvolte, ma soprattutto per la tipologia dei malati, che necessitano di un modello di assistenza innovativo e integrato. Il progetto, voluto da Gian Paolo Zanetta (Commissario della Città della Salute di Torino), pone le basi per un modello di assistenza evoluto, utile a supportare il progetto del Parco della Salute.
Predisposto un ambiente rassicurante per attenuare l’apprensione dei bambini ricoverati che vengono sottoposti all’esame diagnostico“
Una pellicola adesiva alle pareti circostanti ricrea il bosco e un grande fungo colorato al centro della sala, il protagonista principale insieme al piccolo paziente, sarà il macchinario tac. L’ambiente ospedaliero all’interno del Regina Margherita sta diventando sempre più a misura di bambino..
E proprio la sala del Regina Margherita che ospita il macchinario ha subito la trasformazione per dare la sensazione ai bambini sottoposti all’esame di essere in un vero e proprio bosco con la sua atmosfera rassicurante. Un bosco simile a quello della fiaba di Biancaneve per smorzare il carico di ansie, timori e paure che chiunque di noi avrebbe durante un esame diagnostico di questo tipo. Il fungo-tac sarà pronto in settimana.
Tablet e tecnologia per aiutare i bambini piemontesi a studiare durante un lungo ricovero in ospedale. É questo il cuore del progetto, sostenuto anche da DiaSorin, multinazionale italiana della diagnostica in vitro. Un’iniziativa che porta il nome del personaggio partorito dalla fantasia dello scrittore Carlo Collodi: Pinocchio. «La distanza dalla famiglia e dagli amici, la difficoltà della terapia in un nuovo ambiente, fanno sentire spesso i giovani pazienti soli e confusi — spiegano dall’azienda — Queste sensazioni diventano un grande ostacolo al proseguimento degli studi e di una vita normale ». Proprio come Pinocchio, il bambino in ospedale si trova immerso in una nuova esperienza e in un mondo poco conosciuto. Così rischia di perdere motivazione e voglia di studiare. Adesso, attraverso i tablet, gli studenti ricoverati avranno la possibilità di restare più in contatto con la vita di sempre.
DiaSorin si prende cura delle persone anche fuori dai suoi laboratori.
Coltivare la passione per la scienza significa coltivare la passione per la vita. Tale vocazione, che da sempre guida lo sviluppo del Gruppo, porta DiaSorin ad investire sempre di più nella formazione dei propri dipendenti, nel rafforzamento delle collaborazioni scientifiche e nella valorizzazione delle conoscenze, elementi fondamentali per potare innovazione nel business.
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